Funzioni esecutive non verbali
Magazzino

Esercizio complesso di problem solving di natura visuo-spaziale. Sullo schermo viene proposto lo schema di un labirinto in cui sono posizionati degli ostacoli (casse). Il paziente può spostarle, spingendone una alla volta, avvalendosi di una freccia, azionata dai tasti direzionali. L’obiettivo dell’esercizio è spostare tutte le casse in una determinata zona dello schermo (magazzino) e collocarle in precise posizioni facendo il minore numero possibile di mosse.

Il paziente deve controllare e monitorizzare più step in successione: coordinare il movimento dei tasti direzionali con quello della freccia; lo spostamento delle casse con la freccia; programmare gli spostamenti delle casse in successione tenendo conto dei percorsi possibili, delle mura che ostruiscono il passaggio e della presenza delle altre casse che costituiscono un ulteriore ingombro lungo il tragitto e, infine, organizzare le modalità di riempimento del magazzino tenendo conto di tutti gli spazi che devono essere occupati.

L’esercizio richiede al paziente di analizzare la situazione, di monitorizzare il suo comportamento, di non affrontare subito il compito spostando la prima cassa che si trova davanti, ma di programmare il percorso tenendo in considerazione tutti gli ingombri che ostacolano il passaggio e di anticipare le mosse, per non incorrere in situazioni che lo obbligano a ritornare al punto di partenza. A volte la soluzione richiede di allontanare provvisoriamente alcune casse per consentire il passaggio di altre; oppure di sgomberare punti di passaggio critici. Sono proposti livelli di complessità crescente.

Una prima fase di training serve per acquisire competenza nella gestione dei tasti direzionali. Poi i vari livelli in successione prevedono contesti sempre più ampi: un numero maggiore di casse, un numero crescente di ingombri che limitano i possibili movimenti e magazzini da riempire sempre più complessi. Nei livelli iniziali è un esercizio proponibile a pazienti con compromissione media. I livelli successivi richiedono abilità evolute di problem solving, pertanto sono indicati per pazienti con compromissione lieve o molto lieve.

  • Livello di difficoltà:
  • Pretraining: 5 schemi
  • Livello: 1-5; circa 10 schemi per livello
  • Impostazione grafica: 3 contesti